La Commissione, formata da Gaetano Salerno (presidente), Maria Angela Tiozzi (segreteria), Assunta Cuozzo, Giancarlo Da Lio e Siro Perin, ha selezionato i seguenti vincitori.
Motivazione: per la resa prospettica del campo lunghissimo, i dettagli paesaggistici dell’elemento acqueo del canale, l’atmosfera di compatta intensità.
Motivazione: per la resa pittorica morbida e rarefatta di un simbolo iconico della città.
Motivazione: per la luce e la freschezza coloristica con la quale indica, nell’emotereca da poco restituita alla città, uno dei luoghi culturali di incontro cittadino.
Pasquale Mazzullo
Italo Chiaron
Nerio Scarpa
Claudio Varisco
Il Premio Mestre di Acquerello, Acquerelli in Libertà, promosso dal Circolo Veneto e prossimo ormai alla nuova edizione 2025, è in breve tempo divenuto un’ulteriore occasione, oltre alle tante istituzionali proposte dagli enti culturali cittadini, di promozione della vivace ed eterogenea realtà artistica mestrina.
L’extempore alla quale hanno aderito, nelle edizioni passate, sempre più artisti (prossima data domenica 18 maggio 2025, presentazione presso il chiostro del Museo M9) costituisce infatti, per le modalità che ne animano lo spirito e ne caratterizzano la formula, una piacevole occasione per conoscere e riconoscere dall’interno la nostra città, per apprezzarne le ricchezze paesaggistiche territoriali e culturali attraverso testi pittorici che ne restituiscono visioni sempre inattese e originali date dalla somma di innumerevoli scorci e innumerevoli riflessioni sulle sue specificità e unicità.
Artisti alla ricerca dello spunto paesaggistico da definire pittoricamente animano, infatti, le strade e le piazze, originando con la loro presenza e la loro azione artistica incredibili spunti di vivacità. Le opere raccolte a fine giornata divengono così vividi fotogrammi, intimi e poetici come solo la pittura ad acquerello è in grado di fare, di una società in divenire che esiste entro e oltre l’attimo pittorico e diviene protagonista di un’antologia visiva che coinvolge e rappresenta ciascuno di noi e, nella visione-altra, coinvolge la città e i suoi abitanti in un gioco di ritratti del quale siamo tutti potenzialmente protagonisti.
Oltre dunque il valore culturale dell’esperienza, il Premio Mestre di Acquerello definisce un nuovo modo di guardare e di mappare un luogo, urbano e sociale per restituirgli i propri valori identitari e relazionali; inoltre, in occasione della mostra D- segni presso il Palazzo della Provvederia di Mestre con i lavori realizzati in occasione dell’edizione 2024, l’iniziativa si arricchisce di ulteriori valori sociali, evidenziando maggiormente l’importanza dell’evento e la sua vocazione sociale.
Gli artisti dell’ultima edizione hanno deciso, infatti, di donare i loro acquerelli a importanti enti benefici attivi sul territorio, contribuendo così ad avvicinare l’arte alla quotidianità, l’uomo al proprio territorio e definendo in maniera ancora più incisiva quei valori che l’arte, intesa come momento di incontro e di scambio tra individui, da sempre accoglie e promuove.
A cura di Gaetano Salerno