Il progetto Athena è alla sua quarta edizione. E’ grazie al supporto del Circolo Veneto e dei suoi soci che due buone prassi quali la lettura e la scrittura hanno destato nuovamente l’interesse degli abitanti della città metropolitana di Venezia.
Una kermesse letteraria che ha visto letteratura, pittura, musica compenetrarsi a 360 gradi in un contesto d’eccellenza quale il Centro culturale Candiani di Mestre. Poesia e prosa hanno assunto un ruolo fondamentale nella presentazione di autori emergenti del territorio Veneto. Venezia era e sempre sarà una delle città più belle al mondo anche per il bagaglio culturale che offre ai suoi turisti. Medesimo patrimonio lo custodisce la terraferma che doveva essere rivalutata attraverso la creazione di nuove iniziative identitarie.
Questo progetto che prende il nome della dea dell’Olimpo simbolo di astuzia e di poesia ha questa mission: far conoscere nuovi scrittori con le loro storie e allietare i pomeriggi di grandi e piccini attraverso la promozione di eventi culturali inclusivi. Da gennaio ad aprile per una volta al mese la prof.ssa Cristina Pappalardo dialogherà con gli autori su svariate tematiche che hanno a che fare con Venezia e le sue bellezze.
Non è un giallo, anche se in qualche pagina il “colore” compare. Non è un saggio, filosofia, sociologia e politica sono relegate nel volontariamente non scritto. “I fiori di Matilde Klee” è un racconto, una storia “anzi una microstoria” spiega Roberto Nardi, giornalista di lunga data all'ANSA, la sua passione per l'arte l'ha esplicitata sia curando mostre di artisti contemporanei sia pianificando la collana “Cornici” per i tipi di Mazzanti Editore, per la quale ha già pubblicato “Perché io? Il mistero del furto della Madonna con Bambino di Bellini a Venezia”. La nuova fatica letteraria è stata presentata al Centro Culturale Candiani a Mestre, nell'ambito della rassegna “Athena”, una delle attività culturali del Circolo Veneto, presieduto da Christiano Costantini, organizzata da Francesco Borga. Presenti all'appuntamento condotto da Paolo Navarro Dina, giornalista de “Il Gazzettino”, attualmente responsabile della sezione macro Cultura e Spettacoli del quotidiano, e vicepresidente della Comunità Ebraica di Venezia e componente del direttivo dei Comitati privati per la salvaguardia di Venezia, l'editore Carlo Mazzanti, e Elvira Naccari, dell'associazione “Voci di carta” che ha letto alcuni brani del libro.
Matilde Klee è la protagonista del racconto, contornata da “comparse”, forse vere e proprie “spalle” della messa in schene ideata da Nardi. Nello svolgersi, compaiono i fiori, un giovane laureato, la sua fidanzata, un ladro, un disegno. Tutto è al “servizio” della anziana signora dal cognome famoso, ma senza parentela con il pittore tedesco, che vive in un indefinito palazzo a Venezia. Come non è certo il periodo in cui Matilde fa “il salto”, all'incirca un trentennio dagli anni Sessanta al 1994. Due estremi che hanno comunque segnato il cambiamento della Storia nel mondo. E anche la storia della Klee. La vita, con gioie e dolori, forse più questi ultimi, l'hanno convinta a un auto-esilio dagli altri, a chiudersi in sé stessa sfiduciata della piega che la Storia sta prendendo al di fuori del suo rifugio domestico, del venire meno della Genitilezza nel mondo, dell'assottigliarsi delle relazioni con gli altri. Mantenendo la sua fierezza nei modi di porsi agli altri, sono bastati il ritrovamento di un disegno di un autore non definito, ma è ipotizzabile di Paul Klee, dimenticato in un cassetto, dei fiori acquistati in un negozio per ridare la scintilla utile a riconsiderare il ruolo e la posizione da protagonista dell'uno nel tutto a cui Matilde aveva deciso di rinunciare per disillusione.
Una critica per quanto oggi sta accadendo nel mondo, tra guerre, rapporti di forza tra blocchi contrapposti? C'entra la politica? Ha incalzato Paolo Navarro Dina. Niente politica, nessuna critica a qualcuno, a qualcosa, “semmai la speranza” di recuperare dalle microstorie come quella di Matilde, un modo diverso di comprendere la propria collocazione e il proprio ruolo nel mondo. Estraniarsi non serve a nulla, in fondo, pare di capire nella lettura del libro, la mia piccola storia va a compore il puzzle più grande della Storia. Il disegno ritrovato e i fiori di campo risultano essere i grimaldelli del cambiato approccio alla vita della anziana signora. I primi non crescono forse nei luoghi più impensabili? Non simboleggiano forse la spontaneità. Non hanno forse colori diversi e insieme formano una policromia? Il disegno interpreta solo quello che vedi? Oppure vuol significare altro? A cosa realmente pensava il pittore occupando lo spazio vuoto della tela? Questi gli interrogativi, che Nardi trasla nell'essere umano che deve affrontare l'esistenta, Matilde compresa. Che alla fine lei stessa “addomestica” per riprendere il suo posto nel mondo. Con la speranza, che è quella dell'autore del libro, che nulla venga considerato per quello che sembra, ma che si vada dietro, oltre. Aprendosi, uscendo dall'Io, dalla solitudine. Nella speranza di “essere protagonisti insieme agli altri. Tante “microstorie che si intrecciano componendo la Storia.
Primo appuntamento della quarta edizione del Progetto Athena. Si è tenuto giovedì 23 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Seminariale del Centro Culturale Candiani di Mestre.
L’incontro è stato dedicato alla presentazione del libro “Il mio Veneto e altri scritti” di Giorgio Lago, un’opera che raccoglie il pensiero e la sensibilità di una delle voci più autorevoli del giornalismo veneto.
Un’occasione per riflettere sul Veneto di ieri e di oggi, attraverso le parole e le idee di Giorgio Lago, figura centrale del pensiero civile e culturale della nostra regione.
Dopo i saluti istituzionali di Christiano Costantini, Presidente del Circolo Veneto e di Francesco Borga, coordinatore del Progetto Athena, sono intervennuti Francesco Jori, Curatore del libro, giornalista e scrittore, Francesco Chiavacci Lago, curatore del libro e figlio di Giorgio Lago e Giuseppe Cantele, direttore di Ronzani Editore. L'incontro è statp moderato dal giornalista Paolo Navarro Dina. Elvira Naccari, di “Voci di Carta”, ha eseguito le letture di alcuni brani tratti dal libro.
23 ottobre 2025 | Francesco Jori: “Giorgio Lago: Il mio Veneto e altri scritti”
Letture a cura di La voce di carta.
19 novembre 2025 | Roberto Nardi: “I fiori di Klee”
13 gennaio 2026 | Myriam Caputo: “Gaudeamus igitur”
11 febbraio 2026 | Daniele Dal Zotto. “Come gocce di Rugiada”
Letture a cura di “La voce di carta”.
10 marzo 2026 | Giovanna Bottaro: “In viaggio con Lulu’"
15 aprile 2026 | Nicoletta Masetto: “Cesco Tomaselli. Viaggi, reportage… di un inviato speciale”
13 maggio 2026 | Fulvio Ervas (in programmazione)