In corso la selezione dei 20 finalisti del premio letterario su 113 selezionati. La premiazione si farà a settembre

Il tema del concorso 2020 è "La mia strada". L'opera nell'immagine - di Pasquale Mazzullo - è la terza classificata al Premio Mestre di Pittura del 2017. Info qui.

(15 maggio 2020) - Il blocco di tutte le attività causa Coronavirus, costringe il Circolo Veneto a rinviare al prossimo settembre la premiazione del primo concorso di “Narrativa-Racconto Breve” articolato in due sezioni: quella riservata ai giovani con età compresa tra i 16 e i 25 anni e quella per chi supera i 25 anni.

La formula scelta è stata bene accolta da 113 scrittori selezionati che si sono cimentati sul significato della “Miastrada”, quella materiale e quella esistenziale, che ognuno di noi deve decidere di imboccare lungo il cammino della vita. La parte del leone l’hanno fatta gli under 25, studenti delle superiori, tutti indistintamente alle prese con le difficili prove a cui sono sottoposti nel passaggio tra l’adolescenza e la maturità, sia nell'ambito scolastico che nei rapporti con i coetanei e con il resto del mondo. Tra i più “anziani”, lo scenario letterario è stato più articolato e vasto: il terrore di avere scelto la via sbagliata e, nel caso, la speranza di intravvedere una luce rassicurante in fondo al tunnel; la coesistenza con il male inguaribile, beffardo compagno con il quale si è costretti a convivere nella speranza di sconfiggerlo; i ricordi dell’infanzia che hanno segnato il resto della vita; i flashback ancora lucidi sugli anni della guerra; il personaggio immaginario che la fantasia ha saputo creare e con il quale si instaura un dialogo in stile dottor Jekyll e mister Hyde, uno che spinge da una parte, l’altro che vuole dissuaderti; il viaggio del pendolare che riscopre la bellezza-decadenza di Venezia durante il ritorno a casa; la descrizione del genitore che ha dovuto rinunciare alle speranze-sogni travolto dagli eventi della vita ma che comunque ha trasmesso il valore della vita stessa; le “pennellate” sul cambiamento del paesaggio causa inquinamento; l’uscita alla luce dopo essere sprofondati nella forra della droga.

Un caleidoscopio di sentimenti, dubbi, accadimenti, tormenti, felicità che ognuno di noi deve affrontare durante la propria esistenza, ma che non tutti sanno interpretare, analizzare e mettere nero su bianco. Ostacoli, che quanti hanno partecipato alla prima edizione del premio, organizzato dal Circolo Veneto, presieduto da Cesare Campa, hanno superato, presentando racconti di qualità, soprattutto da parte dei giovani. Proprio a questi ultimi, il Premio ha rivolto maggiore attenzione con l’auspicio di affiancarsi alle scuole nell'opera di crescita culturale e sociale. Per questo molti docenti e direttori scolastici dell’Area Metropolitana hanno accolto con favore l’invito del Circolo Veneto, sollecitando i propri studenti ad usare penna e foglio bianco e anche a confrontarsi con giornalisti e scrittori del Veneto, in incontri in aula organizzati dall’Ordine dei Giornalisti.

Per la scelta dei dieci finalisti nella sezione under 25 e altrettanti tra gli over 25, è stato un comitato di lettura composto da professori e professionisti: Cinzia Zordan, Giovanni Perfetto, Giorgio Gasco, Elisabetta Linassi, Emanuele Cirasa, Francesca Da Villa, Alessandro Cuk, Deborah Onisto, Mariano Pavanello, Evelina Dal Bo’, Maria Giovanna Ronconi, Gabriella Tiso. I racconti che verranno selezionati saranno sottoposti ad una giuria di esperti che indicherà i vincitori. Tutti gli elaborati finalisti saranno raccolti in una antologia che sarà disponibile durante la premiazione in programma a settembre.

Nel frattempo, si sta abbozzando l’edizione 2021 del Premio; il tema riguarderà quasi sicuramente il “dopo pandemia”, come si è vissuto nell'isolamento forzato reinventando il proprio tempo e riscoprendo sé stessi e gli altri, come si ipotizza la ripresa dei rapporti sociali e dell’economia.