Alberto Barbaresco

Il viaggio verso la vita


Ma come sono arrivato qui? Questo proprio non lo so. Eppure, sono giorni e giorni che cerco di darmi una    risposta. Non riesco a trovare pace, rimango fermo sullo stesso punto, penso, mi agito, mi giro e rigiro finché, alla fine, inizio addirittura a singhiozzare e poi cado addormentato.

Sono in viaggio da tanto tanto tempo e mi sono successe così tante cose che ormai devo aver perso la percezione dello spazio e del tempo. E comunque, questo ancora non è niente.

Infatti, vi starete chiedendo, chi sono io? Ebbene, dovete sapere che, in realtà, questo è ciò che mi domando anch’io. Oh, povero me, che confusione, che enorme confusione; qui è tutto un mistero. Temo proprio che dovrò iniziare a raccontare la mia storia da molto lontano. Qualcosa mi affiora alla mente... Non ne sono mai del tutto certo, ma: ecco, io dovrei essere partito da, beh si da …Vienna. Ah la città della musica, che poesia, che aria unica si respira nei prestigiosi palazzi del centro, nei teatri e nelle dimore che si affacciano direttamente sul Danubio. Solo a pensarci, mi risuonano nelle orecchie le note dei Walzer di Strauss ed il calpestio dei cavalli bianchi che trainano le carrozze, con dentro meravigliose dame, per tutta la città. Che nostalgia!

Eh già, niente di meno che dalla corte viennese! Non può essere diversamente, devo essere proprio originario di lì. Anche perché se no, certe cose non me le spiegherei. Pensate che ovunque io vada, ricevo sempre delle gran belle attenzioni. È usanza comune che, quando arrivo io – sia chiaro, purtroppo non sempre, ma in genere – quando presenzio a qualche evento, le persone mi cedano immediatamente il loro posto, e sono ben felici di farlo, con grandi sorrisi, appagate dalla mia sola presenza. Devo proprio essere molto importante. Vi confido che molto spesso, addirittura le persone che mi conoscono, ma anche quelle che in realtà non mi conoscono affatto, si rivolgono a me chiamandomi 'il principe'. Qualcosa vorrà pur dire, no? Che spettacolo!

Nonostante ciò, io sono sicuro anche di un'altra cosa: mi sento assolutamente veneziano. Di quelli che si muovono con gran disinvoltura tra calli, campi e campielli, che adorano l'arte e l'atmosfera unica della città. Venezia, la patria di Marco Polo e Carlo Goldoni, dei dogi e delle grandi imprese nell'Adriatico e non solo. Che forza, che orgoglio mi dà appartenere a questa città. Anche se, parlando di ponti e scalini, devo ammettere che ultimamente è diventato faticoso al solo pensiero di girare per la città. Fortunatamente, comunque, conservo sempre una posizione privilegiata.

D’altronde, anche qui, io vengo anche sempre acclamato e soprattutto dalle donne! Se sentiste, con il gentil sesso poi, devo essere davvero molto fortunato, ho da sempre avuto un rapporto molto stretto! Quasi da sentirmi circondato! Perché oltre che nobile, come ho già detto, devo essere anche, affascinante e pure molto!

Che ci crediate o no, tutte le voci femminili che sento non fanno altro che ripetere in continuazione che sono proprio molto bello, anzi bellissimo. Non immaginate quante volte pur non facendomi nemmeno notare, ho udito questi commenti. 

Vi rendete conto. Principe e bello, che meraviglia! Che fantastica storia la mia... 

E non è finita qua, perché certo, la bella Vienna, l’affascinante Venezia, ma io provengo anche, in parte da udite udite: la Sicilia. La terra che diede i natali a Gorgia e Vittorini, Verga e Jacopo da Lentini. Che poesia!

Il caldo, il sole, l’Etna! Sarà per questo che amo il mare, sogno sempre di nuotare, pensate che alle volte mi sveglio con le braccia che si muovono ancora. Per non parlare anche delle meraviglie gastronomiche, ah come si mangiano da quelle parti! non si mangia in nessun altro posto! Al solo pensiero mi sorge sempre una gran fame. Oltretutto, ci devo essere stato anche di recente, almeno credo, ma in realtà chi lo può sapere?

Comunque, questa terra mi rappresenta. Spesso mi dicono che ho un gran bel carattere deciso, tenace ed impetuoso, so farmi proprio valere! Posso proprio essere fiero di me.

Nel mio vagare poi sono anche passato per Cipro. Era agosto, proprio nei giorni più caldi dell’estate, pensavo davvero di soffocare per il caldo che faceva. Ai confini del mediterraneo, in una terra da sempre contesa tra turchi e greci, ma che cosa ci facevo lì? Di certo non era stata una mia idea quella di spingermi fino a lì ma, che esperienza incredibile!

Ah, sono proprio un sognatore, un grandissimo sognatore! Sono fatto così... Poi, però, mi sveglio e non so più dove sono. Mi è successo così tante volte che non so se le cose che racconto mi siano successe veramente o se siano solo frutto della mia instancabile immaginazione. Ma cosa volete pretendere, sognare vuol dire viaggiare, anche quando si è obbligati a stare fermi sullo stesso punto.

Io lo faccio continuamente, anzi ho sempre nuove mete, quanti posti sento sempre nominare e soprattutto quante cose dicono di me, cosa mai dovrò fare, cosa vogliono tutti da me. Chi sono allora?  Passo da una vita all’altra, A volte sono un esploratore, un mercante. Altre invece uno scrittore, un musicista. Secondo qualcun altro un avvocato, un medico, un attore...

Sé vabbè, se continua così tra poco qualcuno dirà persino che sono un frate o un calciatore?  

Quante cose, troppe... Sento che questo viaggio per me sta per finire. Oddio, e dove sono finito adesso? Cos'è questa luce? Mi spingo verso l'ignoto? Cosa faccio, mi butto? No, meglio aspettare ancora un po', ma aspettare cosa? Ormai mi lancio!"

...

"Congratulazioni! Ecco qui il suo principino è bellissimo ed ha davvero un gran bel carattere. E’ lungo 50 cm e pesa 3,340kg. Ma come si chiama?" - “Giovanni!”