Nel racconto di Anna Chiereghin l’incontro “oltre lo specchio” tra due ragazze, una occidentale e una iraniana, una libera e sicura, l’altra oppressa dalla guerra e dal regime. Ma con un cambio reciproco di prospettive, di consapevolezza e fiducia.
Beatrice Romagna dà voce agli “invisibili”, le persone disabili che restano ai margini delle lotte contro le discriminazioni, i ciechi che vedono non con gli occhi ma con il cuore. E che possono diventare la salvezza per altri lasciati in disparte.
Da alcune lettere conservate per tre lustri in una scatola, Elena Gallina ricostruisce il ritorno a Venezia nel luglio del 1945 del bisnonno, mentre ricorda i patimenti nel campo di prigionia in Germania e immagina gli occhi sorridenti della figlia che ancora non ha visto.
C’è la droga spacciata e c’è la droga consumata. E c’è chi la cocaina la compra non per sé, ma per amore. Anche se, per mestiere, dovrebbe stare “ dall’altra parte del marciapiede”. Nel racconto di Mitia Chiarin etica e denuncia sociale si intrecciano. Perché i tossicodipendenti andrebbero presi sotto braccio, non nascosti sotto il tappeto come la polvere.
Nel racconto di Sara Forniz una bimba orfana, uno zio adottivo, la violenza che incombe, l’arte come iniziale forma di reazione. E l’amica del cuore che pensa di sapere, ma non intuisce il dramma celato nelle viscere.
Nel racconto di Mario Damian il fato può spezzare una vita ma non annientare l’amore. Come il piccolo falco che sorvola i prati della Luna.
Alda Vanzan, veneziana, laureata in Scienze politiche a Padova, è giornalista e scrittrice. Per Il Gazzettino si occupa di politica, cronaca, costume. Nel libro “La Boccardi” ha intervistato la decana delle critiche italiane di moda.
Mirto Andrighetti è un medico chirurgo. Dopo la pensione è stato direttore sanitario di un’organizzazione di volontariato sanitaria e presidente dell’Università Popolare Mestre. Autore di diverse pubblicazioni scientifiche, ha fondato e diretto per 12 anni un periodico di medicina. Scrive da sempre, specie libri di storia locale e familiare e racconti di tema medico e di fantasia. Di recente spesso in giuria per racconti e romanzi.
Andrea Pellizzari, 51 anni, è un manager, laureato in giurisprudenza. Ama scrivere racconti brevi, leggere, ascoltare la radio (ha tenuto una rubrica settimanale su “Giovani e Innovazione” su una nota emittente veneta) e gli scacchi. Finalista al concorso letterario "Campiello Scuola" 1991" con racconto selezionato dalla Giuria presieduta da Dacia Maraini e, tra gli altri, vincitore di una selezione della Commissione Europea per racconti a tema europeo nel 1994. Cura una rubrica mensile sull'innovazione digitale presso una testata giornalistica veneta.
Alberto Bartolo Varsalona, al secondo nome ci tiene perché è del nonno - ha 22 anni, è nato a Palermo, e da un anno vive a Bologna, dove frequenta il primo anno della magistrale in italianistica. Lo scorso settembre ha avuto la fortuna di vincere il premio Campiello giovani con il racconto “La Spartenza”. L’esperienza gli ha cambiato la vita, offrendogli l’opportunità di conoscere ragazzi della sua età da tutta Italia, con i quali condividere la medesima, grande passione: quella per la letteratura.
in ordine alfabetico
Chiara Biscaro, La vita che non ti aspetti
Giorgia Campagnaro, Una bambola rotta
Federica Cavagna, Orme
Emanuele Duso, Ciao
Micol Favretto, Messaggi su carta
Giulio Filippi, Nel passato... Dalla parte dell'altro
Francesco La Porta, I treni del razzismo
Alberta Oliva, #nofilter
Domenico Andrea Palmigiano, L'invisibile
Matilde Scattolin, Lei in me
Ilaria Stocco, È finito il pane
Samuele Xodo, Per la Patria
in ordine alfabetico
Carla Barison, Sarò il tuo faro
Manuela Campalto, Settore amore
Tommaso Carlucci, Spogliatevi
Marianna Cianci, Dalla tua parte
Bruna Favaretto, Sangue amaro
Francesco Fontana, Chi è l’altro
Serenella Galdiolo, E in te mi ritrovo
Alessandra Pajaro, Dalla parte dell’altro
Oriella Pivato, Dana
Diego Ponzin, La casa di Emma
Roberto Renosto, Separazione informatica
Giovanni Rottigni, L'ingratitudine